L'ottavo turno di Fantalega conferma, ancora una volta, che il fantacalcio si regge sostanzialmente su un fattore. Grande, generalmente tondeggiante, e determinante. Ne sono altro esempio gli Olbia Dockers MD, che in una giornata per loro sostanzialmente storta (vedi il rigore sbagliato dallo specialista Veretout) e priva di acuti, riescono nell'impresa di strappare tre pesantissimi punti contro i campioni in carica Swans (che avevano pure segnato con Thorsby), grazie a un 66 spaccato che non ha giustificazione logica se non quella della fortuna con la C maiuscola. I terranovesi accorciano così in vetta a -2 dalla capolista Milano, la quale - per non essere da meno - conferma l'assunto sul fattore determinante pareggiando con Torino una partita sostanzialmente persa dopo la doppietta dell'attaccante ospite Joao Pedro. Il punticino arriva lo stesso grazie al 71,5 dell'avversaria, mezzo punto che consente di mantenere l'imbattibilità peraltro. Dietro in classifica Pisa perde 3-2 nella trasferta di Lodè, mentre i BigHeads battono i Cops 2-1 facendo (anche loro) ricorso al fattore anzidetto. I californiani infatti vanno a segno due volte con Osimhen e Simy, gol difesi da un super Silvestri, ma si fermano a 70 per colpa di Pereyra espulso nel 1° tempo (mai accaduto in carriera) contro i 72,5 degli inglesi, raggiunto grazie al gol di Beto (gol peraltro viziato da evidente carica sul portiere). Morale: potete adottare tutte le misure che vi pare, le tattiche più disparate e i calcoli più approfonditi, tanto sarà sempre e comunque il fato a decidere. Quel fato lì, tondo e peloso, insomma.
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